Gli imballaggi in plastica destinati agli alimenti sono fondamentali per ridurre lo spreco alimentare.
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ogni anno un terzo degli alimenti destinati al consumo umano viene perso o sprecato. Tradotto in termini di peso, questa stima corrisponde a oltre 1 miliardo di tonnellate di cibo mentre, in termini economici, a circa 940 miliardi di dollari persi.
I motivi che stanno dietro a queste cifre sono complessi e non riconducibili ad un’unica causa; inoltre, i numeri variano molto a seconda delle diverse regioni geografiche e aumentano nei paesi in via di sviluppo, dove gli imballaggi (specialmente quelli plastici) vengono poco o per nulla utilizzati. In questi paesi, la FAO stima che circa il 50% del cibo prodotto o raccolto si deteriori prima del consumo, contribuendo non solo ad aumentare lo spreco ma anche a diminuire le disponibilità di cibo per le persone, con conseguenti problemi di denutrizione e scarsità delle risorse disponibili.
In Italia, nel 2022, lo spreco di cibo e di energia utilizzata per la sua produzione ammonta a 15,6 miliardi di euro, ovvero l’1% del PIL nazionale. Ogni persona mediamente spreca circa 75 grammi di cibo al giorno, specialmente cibo “fresco” come pane, frutta e verdura.
I vantaggi degli imballaggi plastici per la conservazione degli alimenti
Gli imballaggi plastici per gli alimenti permettono di conservare meglio i cibi, mantenendo intatte le loro proprietà per un periodo molto più lungo rispetto a quelli non imballati. Per esempio, avvolgere la verdura con un film plastico aumenta di 4 volte la sua durata di conservazione nel tempo; di conseguenza anche il packaging può contribuire attivamente a ridurre lo spreco alimentare, sia su larga scala che all’interno delle singole famiglie.
Un ulteriore effetto positivo derivante dall’utilizzo di imballaggi plastici idonei al contatto alimentare è legato al trasporto e alla movimentazione. Il packaging plastico, infatti, è leggero, flessibile e particolarmente resistente anche agli urti e alle sollecitazioni meccaniche. È più facile da trasportare e permette una migliore organizzazione logistica in quanto isola completamente il prodotto contenuto dal contatto con l’esterno. Rispetto ad altri materiali, contribuisce a ridurre il numero di mezzi di trasporto poiché spesso si riducono anche gli spazi occupati dall’imballaggio, come nel caso di bottiglie in PET rispetto a quelle in vetro.
La plastica, inoltre, è sicura e igienica, aspetti fondamentali per la conservazione del cibo; un alimento mal conservato, infatti, aumenta la probabilità di proliferazione di muffe, batteri o altri microrganismi dannosi per la salute umana. Tutte le plastiche alimentari che Teamplast utilizza sono certificate e idonee al contatto con i cibi e grazie alla tecnologia oggi si ottengono granuli sempre più sofisticati e sicuri, in grado di proteggere gli alimenti da umidità, variazioni di temperatura, raggi solari, urti e microbi.
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, dove l’attenzione verso gli sprechi è altissima, è importante fare delle scelte consapevoli, partendo dalla nostra quotidianità. Anche la semplice preferenza di un packaging in plastica anziché in carta può fare la differenza, ricordando che, se smaltita correttamente, la plastica può trasformarsi da rifiuto a risorsa per la creazione di nuovi cicli di vita.
Gli imballaggi in plastica contribuiscono a ridurre lo spreco alimentare
Gli imballaggi in plastica destinati agli alimenti sono fondamentali per ridurre lo spreco alimentare.
Secondo l’Organizzazione delle Nazioni Unite, per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO) ogni anno un terzo degli alimenti destinati al consumo umano viene perso o sprecato. Tradotto in termini di peso, questa stima corrisponde a oltre 1 miliardo di tonnellate di cibo mentre, in termini economici, a circa 940 miliardi di dollari persi.
I motivi che stanno dietro a queste cifre sono complessi e non riconducibili ad un’unica causa; inoltre, i numeri variano molto a seconda delle diverse regioni geografiche e aumentano nei paesi in via di sviluppo, dove gli imballaggi (specialmente quelli plastici) vengono poco o per nulla utilizzati. In questi paesi, la FAO stima che circa il 50% del cibo prodotto o raccolto si deteriori prima del consumo, contribuendo non solo ad aumentare lo spreco ma anche a diminuire le disponibilità di cibo per le persone, con conseguenti problemi di denutrizione e scarsità delle risorse disponibili.
In Italia, nel 2022, lo spreco di cibo e di energia utilizzata per la sua produzione ammonta a 15,6 miliardi di euro, ovvero l’1% del PIL nazionale. Ogni persona mediamente spreca circa 75 grammi di cibo al giorno, specialmente cibo “fresco” come pane, frutta e verdura.
I vantaggi degli imballaggi plastici per la conservazione degli alimenti
Gli imballaggi plastici per gli alimenti permettono di conservare meglio i cibi, mantenendo intatte le loro proprietà per un periodo molto più lungo rispetto a quelli non imballati. Per esempio, avvolgere la verdura con un film plastico aumenta di 4 volte la sua durata di conservazione nel tempo; di conseguenza anche il packaging può contribuire attivamente a ridurre lo spreco alimentare, sia su larga scala che all’interno delle singole famiglie.
Un ulteriore effetto positivo derivante dall’utilizzo di imballaggi plastici idonei al contatto alimentare è legato al trasporto e alla movimentazione. Il packaging plastico, infatti, è leggero, flessibile e particolarmente resistente anche agli urti e alle sollecitazioni meccaniche. È più facile da trasportare e permette una migliore organizzazione logistica in quanto isola completamente il prodotto contenuto dal contatto con l’esterno. Rispetto ad altri materiali, contribuisce a ridurre il numero di mezzi di trasporto poiché spesso si riducono anche gli spazi occupati dall’imballaggio, come nel caso di bottiglie in PET rispetto a quelle in vetro.
La plastica, inoltre, è sicura e igienica, aspetti fondamentali per la conservazione del cibo; un alimento mal conservato, infatti, aumenta la probabilità di proliferazione di muffe, batteri o altri microrganismi dannosi per la salute umana. Tutte le plastiche alimentari che Teamplast utilizza sono certificate e idonee al contatto con i cibi e grazie alla tecnologia oggi si ottengono granuli sempre più sofisticati e sicuri, in grado di proteggere gli alimenti da umidità, variazioni di temperatura, raggi solari, urti e microbi.
In un periodo storico come quello che stiamo vivendo, dove l’attenzione verso gli sprechi è altissima, è importante fare delle scelte consapevoli, partendo dalla nostra quotidianità. Anche la semplice preferenza di un packaging in plastica anziché in carta può fare la differenza, ricordando che, se smaltita correttamente, la plastica può trasformarsi da rifiuto a risorsa per la creazione di nuovi cicli di vita.
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